Sul punto

Sul Punto ha debuttato all'interno di “Romaeuropa /Festival DNA 2013/ The art reacts” vincendo il premio della giuria “Appunti coreografici” ed il premio del pubblico.
Lavoro invitato inoltre a Young Choreographer Session/ Karlsruhe, durante l'Installationen Objekte Performances, diretto da Yoreme e Sasha Waltz/
Sul Punto has been presented at “Romaeuropa Festival/DNA 2013/The art reacts” winning the Jury’s prize “Appunti coreografici” and the prize from the audience. Work also presented for the Young Choreographer Session/ Karlsruhe, during the Installationen Objekte Performances, directed by Yoreme and Sasha Waltz.

Realizzato con il sostegno di/ realized with the support of Fondazione Teatro Metastasio Stabile della Toscana, residenza artistica kinkaleri | spazioK.Prato, Theaterhaus Mitte Berlin, SPAM!




creato e interpretato/ created and performed by Claudia Catarzi


disegno luci/ light design Massimiliano Calvetti

produzione/ production Company Blu con il sostegno di/ with the support of Regione Toscana, MiBACT

durata/ duration 15 minutes



english version below



Il progetto nasce dalla voglia di soffermarsi a dilatare un tempo reale: il momento dell'addormentamento. Mi interesserà avere una doppia osservazione ovvero sia quella fisica muscolare sia contemporaneamente quella cerebrale. Mi soffermerò su come in questa “terra di confine” l'attività corporea della muscolatura volontaria vada ad esaurirsi e su come la forma del pensare si trasformi. Su come il cadere e il concedersi del corpo all'abbandono del sonno sia “terra di mezzo” tra realtà e sogno, coscienza e inconscio, atto volontario e affidamento, azione e passività, controllo e perdita di controllo, un luogo dove il flusso del pensiero diventa sempre più illogico e irrazionale. Posto e momento in cui coesistono ancora atti cognitivi e pensieri definiti insieme a lente derive, come bolle verso il vuoto, scivoli dalla realtà, inizi di cadute. Come quindi queste cadute con sospensione si alternano a ritorni di controllo, come alla fine interagiscono, si scambiano e si amalgamano gli stati di veglia e sonno, coscienza e abbandono. In un attimo poi non più conscio, la caduta nel vero sonno e ancora sogno.






The project starts from the desire to widen a real time: the moment of falling asleep. I am interested in having a dual observation both from the physical muscular and the cerebral point of view at the same time .
I will pause on the way body activities of voluntary muscular system get more and more reduced in this “border land” while the way of thinking is transformed.
The way the body falls and gives itself to sleeping is the “halfway land” between reality and dream, conscience and unconscious, voluntary act and reliance, action and passivity, control and loss of control, a place where the flow of thinking becomes more and more illogical and irrational.
It’s a place and a time where cognitive acts and definite thoughts still coexist together with slow drifts, like bubbles towards the void, slides from reality, beginnings of falls. These suspended falls alternate with recurrence of control and finally waking and sleeping, conscience and abandon interact, exchange and combine. Then in a moment no longer conscious, the falling into real sleeping and then dreaming.






english version below

Press review


Sul punto osserva il piano tra conscio e inconscio, il territorio tra veglia e sonno, dove consegnare il controllo sul nostro corpo – e la nostra mente.
Claudia Catarzi sviluppa una enorme varietà di movimenti, posture e gesti che stabiliscono un dialogo con il pubblico.
C’è una splendido equilibrio tra immobilità e movimento. Il silenzio permette al pubblico di entrare in sintonia con la danza. Rumori, di tanto in tanto, in maniera minimalistica interrompono il silenzio.
Claudia Catarzi espone il suo tema in questa lingua molto particolare e autentica e dà al pubblico una visione impossibile da esprimere a parole. Di conseguenza, mentre la maggior parte dei movimenti e delle posizioni escludono la descrizione verbale - è per questo che è danza, non poesia! - alcuni sono veramente straordinari. Braccio sinistro allungato orizzontalmente, testa piegata lateralmente sotto il braccio sinistro, braccio destro tenuto sotto la testa. Un impulso a sollevare la testa sopra il braccio sinistro teso, come se fosse per segnalare il confine tra lo stato di veglia e di sonno in cammino attraverso la terra che non c’è. Questo ovviamente è molto plastico, ma ci sono così tanti momenti sublimi, pieni di sensibilità e profondamente toccanti. Incredibilmente, anche le posizioni più estreme appaiono ancora organiche.
Sono certo che ci sarà molto altro da vedere di questa coreografa.
Jochen Krölls, ZKM Medientheater, Karlsruhe, 23 gennaio 2014

Un altro breve solo della carismatica Claudia Catarzi
Marinella Guatterini, Il sole 24 ore, 2 febbraio 2014

Claudia Catarzi, con enorme abilità di movimento, è riuscita a creare straordinarie illusioni del corpo.
Susanne Schiller, BNN, Artiekl 25 gennaio 2014

Scena completamente vuota, animata da una sola ragazza che indossa pantaloni larghi e maglietta. A volte, anche davanti a uno spettacolo di danza dichiaratamente contemporanea, ci si aspetta un accompagnamento musicale, lo si desidera. Come nella vita di tutti i giorni, in una situazione di silenzio e di penombra, ci si addormenta, o meglio, trapassiamo in un mondo altro, in un limbo blu in cui siamo capaci di fare quello che vogliamo, al di là delle nostre possibilità fisiche e mentali. La nebbiolina artificiale di Sul punto ci avvolge, il silenzio penetra nelle nostre orecchie. Come quando ci stiamo per addormentare, quello che ci arriva non è più silenzio ma un sibilo, un rumore prima lontano, poi sempre più vicino e più forte. Così, lo spettatore sveglio, cade in un sonno ad occhi aperti, ipnotizzato dai movimenti della danzatrice. La musica non c’è ma si percepisce; come nei sogni, è possibile creare quello che manca, in questo caso la colonna sonora. Tutto si completa. Claudia Catarzi mostra consapevolezza del proprio corpo, usa le dimensioni dello spazio e del tempo a suo piacimento, scomponendo e ricomponendo il suo fisico umano, al passo con i suoi pensieri più profondi e nascosti.
Benedetta Colasanti, Le Murate – Progetti Arte Contemporanea, 5 giugno 2015






Sul punto observes the layer between conscious and unconscious, the land between awake and asleep, where we hand over control over our body — and our mind. Claudia Catarzi develops an enormous variety of movements, postures, and gestures that establish a dialogue  towards the audience. There is a wonderful equivalent between stillness and motion. The stillness allows the audience to syncronize. Some clicking noise samples, every now and then, minimalistically interrupt the stillness acoustically.
Claudia Catarzi explains her topic in this very particular and authentic language and gives the audience an insight impossible to express in words. Consequently, whilst most movements and postures exclude verbal description — that is why this is dance, not poetry! — some are really striking. Left arm stretched horizontally, head bent sideways below left arm, right arm held below head. One impulse of lifting the head above the stretched left arm, as if this was to signal the boundary between the states of being awake vs. being asleep on the way through nowhereland. This of course is very pictorial, but there are so many sublime, sensitive, profoundly touching moments. Stunningly, even the most extreme postures still appear organic. I am certain that we will see more of this choreographer.
Jochen Krölls, ZKM Medientheater, Karlsruhe, January 23, 2014

Another short solo of  the charismatic Claudia Catarzi
Marinella Guatterini, Il sole 24 ore, February 2, 2014

Claudia Catarzi with enormous ability of  movement succeeded in creating amazing body illusions.
Susanne Schiller, BNN, Artiekl, January 25, 2014

Fully empty scene, animated by a single girl wearing wide pants and t-shirt. Sometimes, even in front of an admittedly contemporary dance show, musical accompaniment is expected, is desired. As in everyday life, in a situation of silence and darkness, we fall asleep, or rather, we pass into another world, into a blue limbo where we are able to do what we want, beyond our physical and mental possibilities. The artificial fog of Sul punto envelops us, silence penetrates into our ears. Like when we are falling asleep, what comes to us is no longer silence but a hiss, a noise distant first, then closer and stronger. Thus, the awake viewer falls into a daydream, hypnotized by the dancer's movements. There is no music but it is perceived; as in dreams, you can create what is missing, in this case the soundtrack. Everything is completed. Claudia Catarzi shows awareness of her body, uses the size of space and time as she likes, deconstructing and reconstructing her human body, abreast with her deeper and hidden thoughts.
Benedetta Colasanti, Le Murate – Progetti Arte Contemporanea, June 5, 2015